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Coaching Organizzativo. Quando il Coachee è l’organizzazione [Webinar Tavolo di Ricerca AICP]

La nostra epoca è passata dal mito dell’onnipotenza dell’uomo costruttore della storia a un altro mito, quello della sua totale impotenza di fronte alla complessità del mondo.

Miguel Benasayag 

Giovedì 11 luglio, insieme a Diego Dal Ben e agli altri colleghi del Tavolo di Ricerca sul Coaching Organizzativo, ho introdotto ai Coach AICP questo tema interessante quanto complesso.

Dopo un anno di studio, ricerca e confronto basato sulle nostre esperienze sul campo, abbiamo infatti deciso che era arrivato il momento di condividere le nostre riflessioni con gli altri Coach dell’Associazione.

Per introdurre il C.O. abbiamo previsto tre incontri nel corso dei quali approfondiremo gradualmente un aspetto diverso di questo intervento di coaching.

Slide Webinar AICP, Il Coaching Organizzativo. Quando il Coachee è l’organizzazione

Cos’è il Coaching Organizzativo

Il Coaching Organizzativo rappresenta un’estensione dell’ambito del Coaching. Abbiamo già familiarità con il Coaching 1to1, che pone l’attenzione sulla persona, anche se questo approccio pur essendo di natura sistemica, rimane incentrato sull’individuo. Conosciamo anche il Team Coaching, che sposta l’attenzione sul team working. Il Coaching Organizzativo, invece, si configura come una pratica di supporto rivolta all’organizzazione intesa come un sistema complesso con obiettivi definiti.

Quando il Coachee è l’organizzazione

Il C.O. vede l’organizzazione come un sistema vivente, superando così la visione obsoleta dell’organizzazione come entità statica o ‘macchina banale’.

Rispetto al passato l’approccio del coaching introduce due novità:

  • l’organizzazione come sistema complesso che non è più riducibile a semplici soluzioni o ricette già pronte, quindi non può essere considerata un semplice aggregato di parti. Il sistema azienda è visto invece come un insieme di interazioni dinamiche e interdipendenti, i cui fenomeni organizzativi sono emergenti e non sempre prevedibili. Agli occhi del Coach le organizzazioni vengono quindi viste come reti di relazioni, dove il cambiamento di una parte del sistema può avere effetti significativi sulle altre parti, spesso in modi non immediatamente evidenti;
  • l’organizzazione come essere vivente che come qualsiasi altro organismo vivente è capace di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente esterno, tende naturalmente all’auto-regolazione ovvero a ristrutturare i suoi processi interni, si evolve nel tempo e ha un proprio ciclo di vita che prevede la nascita, la maturazione e il decadimento.

In questa prospettiva, il C. O. si concentra sul nutrire e sostenere la “salute” dell’organismo organizzativo. Per fare questo l’organizzazione, proprio come un Coachee, viene accompagnata da un team di Coach, attraverso un percorso di acquisizione di consapevolezza delle sue risorse uniche, nello sviluppo del suo pieno potenziale al fine di facilitare i processi di apprendimento, adattamento ed evoluzione continui.

Slide Webinar AICP, Il Coaching Organizzativo. Quando il Coachee è l’organizzazione

Complessità e visione sistemica nel Coaching Organizzativo

Nel C. O. partiamo pertanto dall’idea per cui l’organizzazione sia un sistema complesso proprio come qualsiasi altra ‘entità vivente’. 

Ma come siamo arrivati ad abbracciare una visione del mondo come complesso, al cosiddetto Complexity Thinking?  

Per secoli il nostro approccio alla conoscenza si è basato sul paradigma classico: ci siamo cioè affidati al determinismo, riduzionismo e razionalismo. I nostri schemi di azione e modelli di pensiero sono stati influenzati da una visione della realtà come lineare, governabile e predicibile e una visione della conoscenza come oggettiva e universale.

Cosa ci ha imposto un cambiamento di questo paradigma?

Quando all’inizio del secolo scorso siamo passati da un modello di produzione artigianale ad uno industriale, il mercato era caratterizzato da poca dinamicità, evoluzione lenta e poca competitività. 

Successivamente l’avvento della rivoluzione digitale e della globalizzazione hanno comportato l’aumento esponenziale delle interconnessioni e delle interdipendenze.

Ci siamo quindi aperti a mercati caratterizzati da alta dinamicità, rapida evoluzione e alta competizione. 

In questo scenario di complessità gli approcci classici alla conoscenza non sono più sufficienti, non bastano più in quanto viene meno la linearità della relazione causa-effetto e subentra invece una circolarità lineare

Nel dominio della complessità i fenomeni sono emergenti e interconnessi, per cui a volte non possiamo comprenderne le cause, prevederne le conseguenze o gli effetti a livello sistemico. 

Da qui la necessità di adottare un nuovo paradigma della conoscenza e abbracciare il cosiddetto pensiero sistemico, non solo rispetto alla conoscenza dei fenomeni sociali e culturali ma anche organizzativi.

Slide Webinar AICP, Il Coaching Organizzativo. Quando il Coachee è l’organizzazione

Anche nelle organizzazioni gli elementi sono fortemente interconnessi sul piano informativo, sociale e culturale. Le dimensioni organizzative infatti non esistono separatamente l’una dall’altra ma sono interconnesse e si influenzano reciprocamente.

Quindi nel momento in cui interveniamo in una dimensione aziendale provocheremo degli impatti a livello sistemico che difficili se non impossibili da prevedere o controllare.

Da qui la necessità di passare da una visione dell’organizzazione come macchina banale, secondo una visione meccanicistica, a macchina non banale e quindi a  organismo vivente.  

Questa metafora dell’organizzazione, vista non più come macchina ma come essere vivente, è stata usata anche da Laloux nel descrivere come nel corso della storia l’evoluzione della visione di società e di mondo è stata collegata ad una visione del modello organizzativo, quindi alle modalità di collaborazione e organizzazione sul lavoro.  

Queste sono solo alcuni dei tanti spunti condivisi nel corso del webinar Il Coaching Organizzativo. Quando il Coachee è l’organizzazione, tenutosi a luglio 2024 in AICP – Associazione Italiana Coach Professionisti. Grazie anche al contributo dei colleghi Coach che hanno partecipato all’attività finale di confronto, nelle break out rooms, abbiamo anche potuto raccogliere feedback, riflessioni ed esperienze significative.

Riferimenti bibliografici